• Il Blog di Poker

In occasione della Giornata mondiale dell’imprenditoria abbiamo deciso di lasciare la parola al nostro Presidente: Giorgio Pocher.

Gli chiediamo di raccontarci la sua personale visione dell’essere imprenditore, lui che di cambiamenti ne ha visti davvero tanti durante la sua lunga carriera, da quando lavorava come dipendente fino ad oggi, che è l’attuale presidente di Poker SpA.

Come è cambiato il modo di fare impresa da quando ha iniziato la sua carriera?

Dagli anni ’70 ad oggi il mondo è fortemente cambiato: in quegli anni erano le aziende a dover presentare le novità ai clienti e, nello specifico nel nostro campo, quello dell’informatica, tutto quello che presentavamo era fantascienza per i nostri clienti.

Possiamo dire che all’epoca era relativamente facile portare l’informatica all’interno delle aziende clienti.

Immaginiamo presentare ad un’azienda manifatturiera macchine che fanno in automatico il lavoro di una o più persone.

I processi manuali erano molto lunghi e l’avvento dell’informatica ha ridotto sensibilmente il tempo dedicato a queste attività.

Oggi l’informatica è tutta un’altra cosa, è talmente veloce in tutte le sue evoluzioni che mette gli imprenditori nella posizione di dover “rincorrere” le tecnologie.

Sono i clienti che ci chiedono se siamo pronti a supportare un certo tipo di tecnologia piuttosto che un’altra.

Possiamo quindi dire che si è rovesciato il paradigma.

L’unica cosa che non è cambiata è la metodologia con cui ci si deve approcciare alla soluzione di un problema: le macchine sono cambiate, i tempi e i linguaggi si sono evoluti, ma ciò che non è cambiato è l’approccio mentale che devono avere un buon sistemista, un buon programmatore o un buon consulente, perché nessuno mai potrà creare un programma, anche di Intelligenza Artificiale, che vada a scoprire cosa ha realmente in testa il cliente.

Si tratta di sensazioni, conoscenza delle persone, di attitudine nel capire e sintetizzare i problemi.

Questa è una cosa insostituibile.

Qual è la qualità principale che dovrebbe avere un imprenditore?

Essere curiosi.

La curiosità, non smettere mai di provare ad imparare ciò che non si conosce.

Qualsiasi cosa fatta da qualcun altro prima o poi ci tornerà utile. Mai sedersi.

Questo concetto si può e si deve applicare non solo agli imprenditori ma a chiunque e in qualsiasi ambito, lavorativo e non.

E invece i valori?

Secondo me, anche se dare consigli è molto difficile e si rischia di sbagliare, la strada corretta è quella di non pensare di essere indispensabili, sia che tu stia offrendo lavoro sia che tu lo stia eseguendo.

Pensare sempre che, se l’azienda vuole progredire, non può farlo da sola, non può crescere a ” colpi di bastone”, ma deve avere un buon team di collaboratori.

Non ci si può imporre più di tanto, ma bisogna creare delle regole che siano più possibile eque, dove l’equità si trova a metà strada tra quello che vorrebbe il lavoratore e quello che deve fare l’impresa per massimizzare i profitti.

Inoltre è indispensabile saper ascoltare tutti.

L’autorità si conquista con l’autorevolezza e non con i precedentemente citati “colpi di bastone”.