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Sabatini ter attiva fino ad esaurimento delle risorse disponibili: la novità arriva con la L. n. 205/2017  (Legge di Bilancio 2018) che ha eliminato la precedente scadenza del 31 dicembre 2018 per la concessione dei finanziamenti da parte delle banche/società di leasing alle MPMI. Dal 2018, inoltre, il 30% delle risorse è destinato agli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (investimenti in tecnologie cd. “industria 4.0”), che godono del contributo maggiorato del 3,575%.

Ma chi può accedere alle agevolazioni? E quali sono gli investimenti agevolabili? Analizziamo nel dettaglio come funziona la Sabatini ter!

Che cos’è la Sabatini ter?

Istituita dal decreto-legge del Fare (art. 2 del D.L. n. 69/2013), la Sabatini ter è finalizzata ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese e a migliorare l’accesso al credito delle MPMI per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

In virtù del successo riscosso negli anni precedenti, la Legge di Bilancio 2018 ha stanziato ulteriori 330 milioni di euro per il quinquennio 2018 – 2023, destinando il 20% dei fondi all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in Big Data, Cloud Computing, Banda Ultralarga, Cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, AR (realtà aumentata), manifattura 4D, Radio Frequency Identification (RFID).

Soggetti beneficiari della Sabatini ter

Possono beneficiare della Sabatini ter le MPMI che alla data di presentazione della domanda:

hanno una sede operativa in Italia e sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, ovvero nel Registro delle imprese di pesca;
sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
non si trovano in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà”.

Possono, inoltre, presentare domanda di agevolazione le imprese che hanno sede in uno Stato membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia, entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

Sabatini ter: come funziona l’agevolazione

L’agevolazione prevede:

un contributo del 2,75% annuo sugli investimenti ordinari (nuovi macchinari, impianti e attrezzature);
un contributo maggiorato del 30% – quindi pari al 3,575% annuo – per la realizzazione di investimenti in tecnologie digitali, compresi gli investimenti in Big Data, Cloud Computing, Banda Ultralarga, Cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, AR (realtà aumentata), manifattura 4D, Radio Frequency Identification – e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

L’obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale anche tramite l’innovazione di processo e/o di prodotto.

Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l’acquisto, o l’acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché di hardware, software e tecnologie digitali, classificabili, nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4, dell’art. 2424 C.C., e destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare nel territorio nazionale.

Settori ammessi

Possono accedere ai finanziamenti tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione:

• delle attività finanziarie e assicurative;
• delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

Come funziona la Sabatini ter

La MPMI presenta alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e l’aderenza degli investimenti alle previsioni di legge.

Una volta verificata la regolarità formale e la completezza della documentazione trasmessa dalla MPMI, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa, la banca/intermediario finanziario trasmette al Ministero la richiesta di prenotazione delle risorse relative al contributo e, solo previa conferma dello stesso Ministero in merito alla disponibilità delle risorse erariali, ha facoltà di concedere il finanziamento alla MPMI mediante l’utilizzo della provvista costituita presso Cassa depositi e prestiti S.p.A., ovvero mediante diversa provvista.

La banca/intermediario finanziario, intenzionata a concedere il finanziamento alla MPMI, deve adottare la relativa delibera e trasmetterla al Ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa MPMI in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo, con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria e lo trasmette alla stessa e alla relativa banca/intermediario finanziario.

La banca/intermediario finanziario si impegna a stipulare il contratto di finanziamento con la MPMI e ad erogare alla stessa il finanziamento in un’unica soluzione ovvero, nel caso di leasing finanziario, al fornitore entro trenta giorni dalla data di consegna del bene ovvero alla data di collaudo se successiva. La stipula del contratto di finanziamento può avvenire anche prima della ricezione del decreto di concessione del contributo.

Ad investimento ultimato, la MPMI compila la dichiarazione attestante l’avvenuta ultimazione nonché, previo pagamento a saldo dei beni oggetto dell’investimento, la richiesta di erogazione della prima quota di contributo, trasmettendola al Ministero, unitamente all’ulteriore documentazione richiesta.

Per informazioni più dettagliate è possibile consultare il sito del  MISE.