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Nella Gazzetta Ufficiale del 22 settembre è stato pubblicato il D. Lgs. n. 147/2015, contenente le “Disposizioni sulle misure per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese”.

Il decreto, in vigore dal 7 ottobre 2015, attua le disposizioni della legge di delega fiscale – legge n. 23/2014 – inerenti ai profili di certezza per la determinazione del reddito e della produzione netta delle basi imponibili di imposte sul reddito e Irap, allo scopo di favorire l’internazionalizzazione degli operatori economici.

In sintesi, il decreto mira a favorire l’internazionalizzazione delle imprese attraverso:

  1. il rafforzamento dei ruling internazionali;
  2. l’introduzione dell’istituto dell’interpello a favore delle società disponibili ad investire in Italia;
  3. l’introduzione di sconti fiscali al fine di agevolare il rientro dei cervelli.

Ruling internazionali

Il decreto rafforza i ruling internazionali, cioè gli accordi preventivi tra fisco e imprese.

Tali accordi possono riguardare ambiti quali:

  • la disciplina dei prezzi di trasferimento infragruppo;
  • l’attribuzione di utili e perdite alle stabili organizzazioni;
  • la valutazione preventiva dei requisiti che configurano una stabile organizzazione situata nel territorio italiano;
  • l’individuazione delle norme sull’erogazione o la percezione di dividendi, royalties, interessi e altri componenti reddituali a o da soggetti non residenti.

Istituto dell’interpello

Il decreto prevede l’introduzione dell’istituto dell’interpello a favore delle società che vogliono ottenere maggiori certezze sui profili fiscali dei propri piani di sviluppo prima di effettuare nuovi investimenti in Italia. La possibilità di presentare un’istanza di interpello è ammessa, però, solo in caso di investimenti per un valore pari ad almeno 30 milioni di euro.

Nello specifico, i soggetti interessati devono presentare un business plan con la descrizione dell’ammontare dell’intervento, i tempi e le modalità di realizzazione, l’incremento occupazionale e i riflessi stimati sul sistema fiscale italiano all’Agenzia delle Entrate, che si impegna a fornire risposta una risposta scritta e motivata entro 120 giorni, prorogabili di altri 90 in caso di necessità di ulteriori elementi informativi.

Rientro dei cervelli

Il decreto introduce sconti fiscali, volti ad agevolare il rientro, in Italia, di lavoratori con qualifiche elevate.

La misura è riservata ai soggetti che:

  • non siano stati residenti in Italia nei cinque anni precedenti l’accesso alle agevolazioni fiscali;
  • svolgano un’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano;
  • rivestano ruoli direttivi ovvero siano in possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione;
  • si impegnino a permanere in Italia per almeno due anni.

Le agevolazioni fiscali consistono in una riduzione del 30%, per cinque anni, del reddito imponibile prodotto sul territorio italiano.