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Dallo scorso 9 Dicembre, sono disponibili per i risparmiatori gli ELTIF, una nuova tipologia di fondi di investimento che mirano ad incentivare l’afflusso di capitali verso investimenti a lungo termine nell’economia reale, in particolare per finanziare le PMI.

Introdotti dal Regolamento UE n. 2015/760 per facilitare gli investimenti da parte di investitori istituzionali e retail in progetti che richiedono l’impiego a lungo termine di capitale, gli ELTIF sono fondi comuni d’investimento:

  • alternativi, in quanto molte norme previste dal Regolamento sono strettamente connesse alla direttiva AIFM, relativa ai gestori di fondi di investimento che gestiscono e/o commercializzano fondi di investimento alternativi;
  • europei, in quanto si tratta di fondi d’investimento armonizzati, autorizzati, registrati o aventi sede legale e/o amministrativa principale in uno Stato membro, i cui capitali sono convogliati verso investimenti nell’economia tadalafil 20mg europea (anche se il Regolamento citato prevede la possibilità di investire in progetti, imprese e infrastrutture di “paesi terzi”, a patto che suddetti investimenti apportino capitale agli ELTIF e tornino pertanto a vantaggio dell’economia reale);
  • a lungo termine, dal momento che il patrimonio di un ELTIF deve essere investito per almeno il 70% in attività illiquide che richiedono impegni e hanno un profilo economico a lungo termine;
  • che concorrono al finanziamento dell’economia reale, dove per attività reali si intendono attività che hanno un valore, data la loro natura e loro caratteristiche, e che possono offrire rendimenti, comprese le infrastrutture e le attività che danno luogo a un beneficio economico o sociale, come l’istruzione, la consulenza, la ricerca e lo sviluppo;
  • istituiti in forma chiusa: al fine di evitare rischi di illiquidità e di trasformazione delle scadenze, il Regolamento – in linea di principio – vieta agli investitori degli ELTIF di chiedere il rimborso delle quote o delle azioni detenute prima della fine del ciclo di vita degli stessi. I risparmiatori che intendono investire in un ELTIF devono quindi essere completamente sicuri che non avranno bisogno dei risparmi investiti per il tempo indicato. D’altra parte, occorre anche considerare che gli investitori potrebbero essere potenzialmente in grado di ottenere un premio di “illiquidità” che li compensi per la loro pazienza. Il disinvestimento anticipato è comunque possibile cedendo le quote o le azioni dell’ELTIF a un soggetto terzo diverso dal gestore oppure su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione.

Dietro l’acronimo ELTIF si nasconde quindi un nuovo tipo di organismo di investimento collettivo del risparmio, pensato per favorire forme di finanziamento alternative al canale bancario per le PMI e, in generale, per progetti strategici a lungo termine.