• Il Blog di Poker

I contratti di sviluppo sono uno strumento agevolativo “negoziale”, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, volto a sostenere investimenti strategici e innovativi di grandi dimensioni. La finalità principale dei contratti di sviluppo può essere individuata nel favorire l’attrazione di investimenti, anche esteri, e la realizzazione di progetti di sviluppo d’impresa di una certa rilevanza per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, soprattutto nelle aree svantaggiate del territorio nazionale.

Al fine di dare continuità all’attuazione della disciplina relativa ai contratti di sviluppo sono state ridefinite con il D.M. del 9 dicembre 2014,  modificato successivamente dal D.M. del 9 giugno 2015, le modalità e i criteri per la concessione delle agevolazioni previste dallo strumento agevolativo in conformità con le disposizioni del nuovo regolamento (UE) n. 651/2014, valide per il periodo 2014 – 2020.

Dal 10 giugno, quindi, le imprese che vogliono richiedere gli incentivi sui contratti di sviluppo, devono presentare istanza di accesso esclusivamente online, sulla piattaforma dedicata presente sul sito internet dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia, soggetto gestore della misura.

Contratti di sviluppo: i soggetti beneficiari

I contratti di sviluppo possono essere presentati da singole imprese e/o da più imprese italiane ed estere.

I destinatari delle agevolazioni sono:

  • l’impresa proponente, che promuove l’iniziativa imprenditoriale ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del contratto;
  • le eventuali imprese aderenti, che realizzano progetti di investimento nell’ambito del suddetto contratto di sviluppo;
  • i soggetti partecipanti agli eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

L’impresa proponente è l’interlocutore formale nei confronti di Invitalia, anche per conto delle imprese aderenti.

I contratti di sviluppo possono inoltre essere realizzati da più soggetti in forma congiunta con il contratto di rete (L. 33/2009). In tal caso l’organo comune, appositamente nominato, agisce come mandatario dei partecipanti al contratto e assume in carico tutti gli adempimenti nei confronti di Invitalia.

Contratti di sviluppo: i progetti finanziabili

Il programma di sviluppo oggetto del contratto può essere di tipo industriale, turistico o di tutela ambientale.

I contratti di sviluppo industriale finanziano progetti di investimento:

  • nei settori manifatturiero, estrattivo, trasporti e della fornitura di energia (salvo i divieti e le limitazioni previste dalla normativa UE);
  • in alcune attività di gestione dei rifiuti e di risanamento;
  • in alcune attività di servizio, informazione e comunicazione (call center, vigilanza privata, servizi delle agenzie di viaggio, ecc.).

I contratti di sviluppo turistico finanziano progetti di investimento nel settore ricettività e:

  • nelle eventuali attività integrative e nei servizi di supporto alla fruizione del prodotto turistico;
  • le correlate attività commerciali complementari (nel limite del 20% degli investimenti da realizzare).

Nel settore turistico non sono ammissibili progetti di ricerca e sviluppo, ma solo progetti di innovazione.

I contratti di sviluppo per la tutela ambientale finanziano progetti per:

  • innalzare il livello di tutela ambientale dell’impresa proponente oltre le soglie fissate dalla normativa comunitaria vigente (o in assenza di questa);
  • anticipare l’adeguamento a nuove norme dell’Unione (non ancora in vigore) che innalzano il livello di tutela ambientale;
  • consentire maggiore efficienza energetica;
  • creare impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
  • realizzare attività di riciclaggio e riutilizzo di rifiuti speciali di origine industriale e commerciale.

Contratti di sviluppo: le agevolazioni

I contratti di sviluppo prevedono le seguenti agevolazioni finanziarie:

  • contributo a fondo perduto in conto impianti;
  • contributo a fondo perduto alla spesa;
  • finanziamento agevolato;
  • contributo in conto interessi.

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto (di investimento o di ricerca, di sviluppo e innovazione), dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.

L’investimento minimo previsto per l’accesso è di 20 milioni di euro, ovvero 7,5 milioni di euro per i programmi riguardanti esclusivamente il settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Contratti di sviluppo: come presentare la domanda

Le imprese che vogliono richiedere gli incentivi sui contratti di sviluppo devono:

  • registrarsi alla piattaforma dedicata ai servizi online di Invitalia e creare un proprio account;
  • accedere all’area riservata e avviare il processo di presentazione della domanda.

Il processo di presentazione richiede:

  • l’inserimento online dei dati anagrafici di tutti i soggetti richiedenti le agevolazioni;
  • l’inserimento online dei dati relativi a tutti i singoli progetti di investimento;
  • la sottoscrizione digitale della domanda di accesso alle agevolazioni generata a conclusione dell’inserimento dei dati di progetto;
  • il caricamento sulla piattaforma dei seguenti documenti: 
    1. domanda di accesso alle agevolazioni generata dal sistema e sottoscritta da tutti i soggetti richiedenti le agevolazioni (proponente, eventuali aderenti ed eventuali partecipanti ai programmi di Ricerca, Sviluppo e Innovazione) con firma digitale del rappresentante legale o del procuratore speciale. Nel caso in cui la firma digitale corrisponda al procuratore speciale è necessario caricare sulla piattaforma anche le procure;
    2. proposta di contratto di sviluppo e tutti gli allegati richiesti nelle diverse sezioni; 
    3. dichiarazione requisiti generali; 
    4. dichiarazione dimensione impresa.